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Direzione SIPROIMI: dal meeting antirazzista parte il ciclo di formazione dedicata ad inquadrare la rotta del sistema di accoglienza nazionale

(In collaborazione con Toscana Notizie - Agenzia di informazione della giunta regionale)

Il meeting di Cecina, organizzato dall’ARCI dal 4 al 7 settembre e sostenuto da Regione Toscana, rappresenta 25 anni di storia antirazzista e uno spazio che, anche con uno sguardo internazionale, è dedicato all’approfondimento dei temi delle migrazioni. Con l’edizione di quest’anno gli organizzatori hanno scelto di realizzare due giornate di formazione indirizzate alla rete SIPROIMI. Il D.L. 113 convertito nella legge 132 dello scorso anno ha reso necessario, infatti, adeguare il sistema di accesso all’accoglienza che ha cambiato nome da SPRAR - Sistema di protezione per richiedenti asilo, rifugiati –  a  SIPROIMI – Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per i minori stranieri non accompagnati.  Il Sistema, dunque, è oggi riservato ai titolari di protezione internazionale e a tutti i minori stranieri non accompagnati e, con il nuovo governo, si attende l’uscita del decreto a firma del Ministro dell’Interno che disciplinerà le modalità di accesso.  Durante gli incontri formativi all’interno del Meeting, in cui è intervenuto il Servizio Centrale, è stata evidenziata la continuità tra il vecchio e il nuovo sistema. Il SIPROIMI, infatti, come specifica Virginia Costa del Servizio Centrale “mantiene i cardini del sistema SPRAR per quanto concerne la declinazione dei servizi: piccoli numeri, servizi qualificati e complessi, accoglienza diffusa”. “La nuova denominazione – continua Costa – potenzia la centralità del sistema e prevede che i minori che entrano nei progetti di protezione come richiedenti asilo rimangano nel circuito di accoglienza nazionale fino al raggiungimento dello status”.
La formazione, seguita da numerosi operatori ed esperti di settore, è stata utile per potenziare la conoscenza delle modalità di presa in carico dei territori proprio dei minori stranieri non accompagnati, affinché si possa prevedere la più ampia partecipazione da parte degli enti locali al sistema SIPROIMI. 
Durante i seminari, il quadro informativo sulle caratteristiche delle presenze dei minori e sullo sviluppo del sistema di accoglienza a loro dedicato negli ultimi anni è stato integrato con  le testimonianze dirette che alcune realtà territoriali hanno portato all’attenzione della platea su progettualità specifiche. In tal senso, il comune di Cremona ha illustrato le peculiarità del progetto di accoglienza sul territorio con riferimento al sistema degli affidi dei minori, il comune di Bologna con riferimento alle modalità di presa in carico di minori particolarmente fragili, mentre i comuni pugliesi hanno descritto come stanno lavorando con i minori stranieri vittime di tratta.
“Come Servizio Centrale – conclude Virginia Costa – siamo sempre pronti a sostenere iniziative come questa a Cecina perché contribuiscono alla conoscenza e diffusione delle buone pratiche di accoglienza diffusa”. In quest’ottica, si collocano nel quadro delle priorità per diffondere una conoscenza diretta e di approfondimento sul tema dei minori stranieri non accompagnati anche le attività di formazione realizzate dal Servizio Centrale del SIPROIMI e Ministero dell’Interno – in collaborazione con Autorità Garante Infanzia e Adolescenza e il Ministero del Lavoro e Politiche Sociali. Questo piano formativo si articola attraverso un ciclo di seminari webinar, suddiviso in sei sessioni, tra settembre e novembre, dedicato a operatori della rete SIPROIMI, personale degli enti locali  e  dei servizi sociali, funzionari pubblici, personale delle prefetture, tutori dei minori stranieri non accompagnati.

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Immagine tratta da: mia-arci.it

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