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Cittadini stranieri e richiedenti asilo, i numeri raccontano un’altra Toscana

(In collaborazione con Toscana Notizie - Agenzia di informazione della giunta regionale)

FIRENZE - Alla conferenza stampa di presentazione del nuovo Avviso pubblico per i progetti di coesione sociale, l’assessore alla presidenza e all’immigrazione della Regione Toscana Vittorio Bugli ha illustrato lo stato dell’arte del sistema di accoglienza regionale e una panoramica dell’attuale quadro socio-economico di inserimento dei cittadini stranieri.

I richiedenti protezione internazionale e rifugiati distribuiti sul territorio regionale sono 11.294, un numero che corrisponde al 2,8% della popolazione straniera totale (410 mila) e allo 0,3% del totale di residenti in Toscana (quasi 4 milioni di abitanti). Di questi, 9.444 sono ospiti dei CAS (83,6%) e 1.850 in progetti SPRAR (16,4%).

Per quanto riguarda il contesto socio-economico invece si conferma il contributo significativo che i nuovi arrivati danno all’economia regionale, come era già stato rilevato a livello nazionale. In Italia i cittadini stranieri producono ricchezza per 131 miliardi di euro (pari al 9% del PIL nazionale) versando 11,5 miliardi di contributi INPS (pari a circa 600.000 pensioni). E anche nella nostra regione i dati chiariscono il contributo dei lavoratori stranieri all’economia regionale: sono 90.626 i lavoratori stranieri dipendenti, e 57.000 i lavoratori domestici stranieri - a fronte di uno scenario demografico che negli ultimi venti anni ha visto un significativo invecchiamento della popolazione locale, con relativo restringimento della popolazione “attiva”. “Dell'immigrazione in Italia e in Europa si ha spesso un'immagine distorta. I numeri e la realtà raccontano invece spesso un'altra storia" ha detto l’assessore Bugli, che non ha dubbi: “l'immigrazione, se ben governata, può far bene anche ai conti e alla tasche degli italiani”.

Le slide della conferenza stampa sono disponibili qui.