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Abitare ora, abitare poi: i progetti di pronta accoglienza e social housing finanziati dal bando regionale

(In collaborazione con Toscana Notizie - Agenzia di informazione della giunta regionale)

Continua l’esplorazione dei 40 progetti zonali finanziati dal nuovo bando regionale, iniziata nello scorso numero della newsletter di #AccoglienzaToscana.

Questo mese ci dedichiamo ad un altro degli ambiti che Regione Toscana ha riconosciuto come fondamentali: quello dell’inclusione socio-abitativa. Da questo punto di vista, sono due le tipologie di soluzioni individuate e implementate dagli attori del territorio. 

Da un lato, le proposte progettuali si sono dedicate all’accoglienza emergenziale e temporanea, come risposta immediata ai bisogni delle persone senza dimora, incluse le persone fuoriuscite dalle strutture CAS e SIPROIMI in seguito alla revoca dell’accoglienza. 

A questa forma di pronta accoglienza di natura strettamente assistenziale e più vicina al pronto intervento sociale, viene spesso affiancata un’accoglienza che guarda al lungo periodo, con interventi di accompagnamento e formazione orientati a favorire l’autonomia socio-abitativa della persona. Progetti più complessi questi, che attraverso processi multi-stakeholder puntano a trasformare la semplice offerta di soluzioni abitative in un’occasione per la creazione condivisa di un abitare comunitario, solidale e sostenibile. 

I progetti finanziati spesso si sono dedicati ad entrambe le tipologie di accoglienza, impiegando anche le professionalità che già nell’ambito delle progettualità SIPROIMI erano dedicate all’inclusione socio-abitativa dei titolari di protezione internazionale, sussidiaria e dei minori stranieri non accompagnati accolti. 


È il caso del progetto “ANG, Accoglienza Non Governativa e accompagnamento diffuso”, realizzato da CAT cooperativa sociale nelle zone-distretto della Fiorentina Sud-Est e del Mugello. Tra le numerosi azioni descritte nel progetto si trova infatti anche il potenziamento del servizio Buono Notte, il fondo di solidarietà già sperimentato da Arci Firenze e Anelli Mancanti come risposta emergenziale ai primi fuoriusciti del Decreto Sicurezza. Il Buono Notte ha garantito, attraverso una campagna di autofinanziamento, la possibilità a persone senza dimora escluse dal sistema dell’accoglienza di usufruire di alloggi temporanei. Grazie al bando regionale il servizio sarà potenziato, e comprenderà un numero di posti riservati alle/ai migranti LGBTQ+ (persone il cui orientamento sessuale e/o identità di genere differiscono da quello eteronormato) gestiti in collaborazione da Azione Gay e Lesbica. In parallelo, il progetto “ANG” prevede il potenziamento del progetto “Agenzia Casa” dell’associazione Progetto Accoglienza, l’attivazione di una più ampia agenzia sociale nelle zone Mugello e Fiorentina Sud-Est, come anche la formazione di un operatore specializzato nella ricerca di soluzioni abitative e nell’ “educazione all’abitare”. 

In una simile direzione va anche il progetto della Società della Salute Valdinievole “Paracaduti – Percorsi di Accompagnamento alla Responsabilità e all’Autonomia”, rivolto a persone in stato di marginalità, cittadini stranieri e richiedenti asilo. Il progetto prevede l’attivazione di percorsi di autonomia abitativa in co-housing (con l’obiettivo di instaurare dinamiche di mutuo aiuto tra i beneficiari), affiancati da sostegno socio-educativo 'leggero'. In linea con la misura nazionale di contrasto alla povertà del Reddito di Cittadinanza, il progetto sperimenta un approccio integrato di presa in carico totale di nuclei familiari e individui con l’attivazione di una equipe multidisciplinare, e si interseca con il SIPROIMI della SdS Valdinievole e con le numerose progettualità del Fondo Sociale Europeo già attive nella zona - con un’attenzione particolare alle donne straniere vittime di violenza. Nel farlo, “Paracaduti” segue il principio housing first diffuso in materia di homelessness, che prevede di evitare un percorso ‘a scalini’ attraverso strutture a bassa soglia, inserendo direttamente la persona senza dimora in un vero e proprio alloggio.


Una soluzione simile è stata sperimentata dal già menzionato progetto “#PorteAperte”, che attraverso un percorso di co-progettazione si è inserito con coerenza nelle iniziative di Fondazione Casa Lucca - offrendo alle persone in condizione di necessità alloggi ad affitto calmierato e alloggi di transizione di prima necessità, e affiancando a questi servizi di prossimità, accompagnamento, animazione e mediazione volti al raggiungimento dell’autonomia degli utenti. Un accompagnamento a cui si dedica anche “Società Al Plurale”, il progetto multizonale di Arci Comitato Regionale Toscana attivo nelle province di Firenze, Livorno, Massa-Carrara, Pisa, Pistoia e Siena. Il progetto prevede, tra le altre cose, la realizzazione di 5 interventi pilota di accoglienza temporanea, all’interno dei quali vengono attivati percorsi socio-educativi volti all'autonomia con interventi di supporto alla ricerca abitativa. Contestualmente Arci Toscana attiverà un percorso di tutoraggio sul "corretto abitare" che va dai diritti e doveri previsti nei contratti di affitto alla gestione delle utenze e manutenzione alloggio, alla comprensione delle diverse tipologie contrattuali, fino alla mediazione dei conflitti tra proprietari e inquilini.  

Così anche il progetto “PAINTER, Percorsi di Accoglienza, INTEgrazione in Rete” della Società della Salute Fiorentina Nord-OVest, dedicato alle persone in prima accoglienza che faticano a raggiungere piena autonomia ed emanciparsi dal circuito dell’assistenza. Il progetto mette a disposizione, all’interno di un più ampio circuito di presa in carico coordinato dalle attività di segretariato dei servizi sociali, posti letto in coabitazione in appartamenti situati in più comuni della zona-distretto, contribuendo in minima parte alle spese di mantenimento e fornendo un affiancamento che, rispetto all’offerta degli altri percorsi formativi di autonomia abitativa già menzionati, aggiunge una guida alla raccolta differenziata e alla cittadinanza consapevole. Un’attenzione speciale in questo caso sarà dedicata ad offrire la possibilità alla popolazione Rom di Sesto Fiorentino di fuoriuscire in sicurezza dal campo Rom attivo nell’area comunale. 

 

Immagine tratta da: Pexels.com