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Il Mediatore Interculturale in Toscana: la proposta di aggiornamento della figura professionale di ANCI Toscana

(In collaborazione con Toscana Notizie - Agenzia di informazione della giunta regionale)

Nell’ambito del percorso #AccoglienzaToscana che ha portato alla redazione del Libro Bianco, è emersa con forza la necessità di ridefinire la figura professionale del mediatore interculturale da inserire nel repertorio regionale delle figure professionali, in modo da garantire una più celere ed efficace risposta ai bisogni dei migranti.

ANCI Toscana ha dunque inaugurato il processo di definizione della figura professionale, coordinando un percorso che ha coinvolto i principali attori del sistema di accoglienza regionale: comuni, soggetti gestori, associazioni di volontariato e professionisti del settore. In particolare hanno preso parte al percorso istruttorio rappresentanti del Comune di Prato e della Società della Salute di Pisa, Legacoop e Confcooperative, CESVOT, ARCI, CARITAS, Oxfam, Il Cenacolo, Consorzio Metropoli, Associazione Mediatori Culturali, Associazione Altro Diritto, e l’Istituto degli Innocenti.

I molteplici contributi apportati hanno permesso di costruire una proposta che coniugasse i bisogni dei beneficiari del servizio e quelli del mercato del lavoro locale, con una particolare attenzione alle necessità del tessuto sociale di riferimento. In questo modo si fissa uno standard chiaro per l’erogazione dei servizi di mediazione in Toscana, che potrebbe diventare un modello anche per le altre Regioni.

La figura sarà presentata agli interessati il 22 ottobre 2018, al convegno “Mediazione Interculturale e Cittadini Migranti: una Nuova Figura Professionale per una Società in Trasformazione”: un evento di presentazione della Figura con workshop tematici che si terrà a Firenze presso Le Murate Progetti Arte Contemporanea (Piazza delle Murate) nella giornata di sabato 10 novembre, a cui è invitata tutta la cittadinanza.

Le caratteristiche del nuovo mediatore

Rispetto alla figura professionale del “Tecnico della attività/servizi di facilitazione dell’integrazione socio-culturale di cittadini stranieri” costituita nel 2009, si è lavorato per ottenere un profilo che si adattasse al contesto migratorio odierno. In particolare è stato praticato un cambio lessicale organico, che depotenzia gli aspetti assistenziali propri dei tecnici dell’assistenza sociale, e che rafforza la figura del mediatore come “esperto dell’intercultura”: una figura che oltre ad avere specifiche conoscenze linguistiche e di interpretariato (Livello B2 quadro QCER) abbia anche sviluppato significative capacità nel favorire processi di dialogo attraverso la decodifica e la reinterpretazione dei codici culturali.

Un’altra novità è un riguardo maggiore della figura per i processi di inclusione e integrazione sociale e culturale delle comunità immigrate, con uno sguardo non solo ai neoarrivati ma anche alle comunità riceventi, all’educazione interculturale, alla gestione del conflitto, a pratiche di antidiscriminazione e di contrasto allo sfruttamento lavorativo - in modo da garantire risultati sostenibili sul lungo periodo. Il nuovo mediatore dovrà inoltre disporre di una formazione specifica e qualificata sul funzionamento dei dispositivi di accoglienza CAS e SPRAR, sulla normativa nazionale e comunitaria riguardo la protezione internazionale e il diritto d’asilo, e sui contesti di formazione e inserimento professionale dei beneficiari in cui si troverà ad operare.

Nel fissare le qualità essenziali del nuovo mediatore interculturale in Toscana, ANCI Toscana ha anche preso ispirazione dall’analisi dei precedenti profili professionali regionali e da un’attività di ricerca e comparazione delle figure professionali per come sono state delineate dalle altre Regioni.

Il quadro è stato poi ulteriormente arricchito grazie ai contributi di nuove fonti documentarie prodotte dal 2010 in poi. In particolare, è risultato fondamentale l’apporto del dossier elaborato in merito da CESVOT (“La mediazione linguistico - culturale. Stato dell’arte e potenzialità” 2010), del dossier del gruppo di lavoro istituzionale sulla mediazione interculturale (“La qualifica del mediatore interculturale - Contributi per il suo inserimento nel futuro sistema nazionale di certificazione delle competenze”) così come quello del Research Report on Intercultural Mediation for Immigrants (IMfi) in Europe (TIME Project 2015-2016).

 

Aggiornamento al 31 Ottobre 2018: la nuova Figura Professionale è stata approvata con il decreto regionale n. 17375. La nuova scheda del Repertorio è disponibile qui.

 

(In collaborazione con Toscana Notizie - Agenzia di informazione della giunta regionale)