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Reddito di cittadinanza: il nuovo decreto sulla certificazione ISEE sblocca l’accesso per i cittadini di Paesi Terzi

(In collaborazione con Toscana Notizie - Agenzia di informazione della giunta regionale)

È stato approvato di recente il decreto 285/2019 “di individuazione dei Paesi nei quali non è possibile acquisire la certificazione sulle dichiarazioni ISEE ai fini del Reddito di Cittadinanza”. Il decreto, preannunciato dalla legge n. 26/2019 sul Reddito di Cittadinanza e già atteso per giugno 2019, chiarisce definitivamente i criteri di selezione per tutti i residenti italiani con cittadinanza in un secondo paese non europeo. 
 
Fino ad ora le modalità di riconoscimento del Reddito di Cittadinanza ai cittadini di paesi terzi erano state oggetto di un vuoto normativo, legato all’impossibilità per alcuni di certificare la propria situazione patrimoniale nei paesi di origine - come veniva invece richiesto in un emendamento aggiunto al decreto in fase di conversione in legge. 
 
In mancanza di un decreto che esentasse da questo obbligo i cittadini provenienti da quei paesi dove è impossibile produrre una simile documentazione, INPS aveva proceduto in via preventiva con il ‘congelamento’ temporaneo dell’erogazione del reddito per chiunque ne fosse sprovvisto.
 
A nove mesi dall’invio delle prime domande all’INPS per ottenere il nuovo sussidio, la situazione è ora cambiata. La lista approvata con il decreto elenca i paesi di provenienza per i quali è obbligatorio produrre documentazione circa la propria situazione immobiliare ma, nei fatti, definisce per esclusione tutti i cittadini stranieri che invece potranno accedere al reddito di cittadinanza senza fornire integrazioni alla propria richiesta. Il decreto dà quindi via libera a INPS per procedere con l’erogazione monetaria verso tutti i cittadini stranieri in condizione di povertà che avevano già presentato la loro domanda nei mesi passati. 
 
In particolare, saranno tenuti a produrre attestazioni di questo tipo solamente i cittadini italiani con cittadinanza in:

- Regno del Bhutan
- Repubblica di Corea 
- Repubblica di Figi 
- Giappone 
- Regione amministrativa speciale di Hong Kong della Repubblica popolare cinese 
- Islanda 
- Repubblica del Kosovo 
- Repubblica del Kirghizistan 
- Stato del Kuwait 
- Malaysia 
- Nuova Zelanda 
- Qatar 
- Repubblica del Ruanda 
- Repubblica di San Marino 
- Santa Lucia 
- Repubblica di Singapore 
- Confederazione svizzera 
- Taiwan 
- Regno di Tonga

L’elenco è stato approvato il 21 ottobre 2019 con decreto 285/2019 del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, ed è stato registrato dalla Corte dei Conti in data 19 novembre 2019.

Clicca qui per leggere il decreto sulla Gazzetta Ufficiale

 

 

Foto da: pixhere.com

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