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Analisi e prospettive per un sistema toscano di contrasto allo sfruttamento lavorativo: a Firenze l’evento finale del FAMI Commit

(In collaborazione con Toscana Notizie - Agenzia di informazione della giunta regionale)

Si è tenuto lo scorso venerdì 13 gennaio 2022 presso l’Impact Hub di Firenze “Analisi e prospettive per un sistema toscano di contrasto allo sfruttamento lavorativo”, l’evento finale del progetto FAMI Commit. L’evento ha offerto un momento di condivisione, riflessione e approfondimento delle tante iniziative portate avanti in questi anni di lavoro da Regione Toscana e Anci Toscana per il contrasto allo sfruttamento lavorativo. 

Numerose le figure istituzionali che hanno introdotto la giornata, restituendo l’importanza del lavoro fin qui fatto. L’Assessora per Istruzione, Formazione, Ricerca e Lavoro, Alessandra Nardini ha ricordato come “la concezione di lavoro che domina le narrazioni nelle politiche e nelle iniziative regionali, si basi sui concetti di vita, sicurezza, dignità, stabilità, per la cui salvaguardia Regione ritiene fondamentale il lavoro di squadra e la sinergia tra soggetti del pubblico e del privato.” Sul tema migrazione, secondo l’Assessore all’Immigrazione, Stefano Ciuoffo, prendere le distanze da approcci emergenziali e affrontare il fenomeno in un’ottica di accoglienza e salvaguardia della dignità rimane uno degli obiettivi su continuare a lavorare, anche attraverso strumenti normativi e legislativi. Di questo avviso anche Matteo Biffoni, Presidente ANCI Toscana e Sindaco del Comune di Prato, che afferma come “si rende necessario e auspicabile mettere a sistema i saperi prodotti dedicando maggiore spazio al tema del lavoro e del contrasto allo sfruttamento lavorativo, anche attraverso una modifica del Testo Unico.

 

SFRUTTAMENTO: LA TAVOLA ROTONDA

L’evento è stata anche un’occasione per delineare un un quadro più dettagliato del fenomeno dello sfruttamento sia a livello regionale che nazionale e internazionale grazie agli interventi di Patrick Doelle (Commissione Europea - DG Migration and Home Affairs, Migration Management Support), Gianni Rosas (Direttore Ufficio OIL per l’Italia e San Marino), Tatiana Esposito, Commissione Europea - Direttrice Generale DG Immigrazione e politiche dell’integrazione), Cassandra Koch Dandolo (OIM) e Simone Cappelli (Dirigente Settore Lavoro di Regione Toscana).

Dal tavolo è emersa la necessità di continuare a lavorare in un'ottica di rafforzamento delle politiche locali e internazionali per contrastare lo sfruttamento lavorativo. Da anni l’Unione Europea promuove azioni specifiche come le Direttive 2009 che sanzionano i datori di lavoro che impiegano CPT irregolari e supporta gli Stati Membri tramite fondi e programmi dedicati, quali il FSE, il PNRR, i FAMI. Nonostante i numerosi sforzi a livello locale, comunitario e internazionale, i dati globali relativi allo sfruttamento lavorativo indicano che il fenomeno non solo continua ad essere presente, ma risulta in aumento. Secondo gli esperti e le esperte, per parlare di sfruttamento non si possano ignorare alcuni fattori, come la domanda di lavoro e le sue caratteristiche, il quadro normativo e istituzionale, la situazione personale di vulnerabilità e infine i fattori insiti nel mercato del lavoro e delle specificità di alcuni settori. Secondo il tavolo è quindi fondamentale rafforzare le reti territoriali tra attori istituzionali e responsabili del settore migrazione e valorizzare le figure dei mediatori, per creare rapporti di fiducia capaci di identificare e segnalare casi di sfruttamento. Gli interventi hanno richiamato anche l’importanza della promozione dell’empowerment, ricordando come il tema delle competenze, uno dei focus principali del progetto Commit, resti un elemento centrale. Anche per questo si rende necessario un intervento forte, capace di mettere sempre di più in trasparenza le competenze e renderle spendibili attraverso percorsi di orientamento e formazione. 

 

SFRUTTAMENTO: LE INDAGINI DI COMMIT

La seconda parte dell’evento è stata un’occasione per presentare alcune delle ricerche portate avanti all’interno del Progetto Commit, e approfondire così il sistema di reti formali e informali di ricerca del lavoro, dello sfruttamento nei lavori senza luogo di lavoro e dell’accesso ai servizi per la ricerca di impiego. Le ricerche hanno restituito un quadro quantitativo e qualitativo che ha permesso di entrare maggiormente nel merito del fenomeno attraverso interviste e analisi di dati e esperienze dirette. L’evento si è concluso con l’intervento di Vanessa Visentin, Settore Lavoro di Regione Toscana, che ha rinnovato l’impegno e il sostegno della Regione sul tema.   

 

IL PROGETTO COMMIT

Il Progetto Commit è un progetto promosso da Regione Toscana con il supporto di Anci Toscana, ARTI - Agenzia Regionale Toscana per l’impiego, Consorzio Metropoli scs onlus, FIL Formazione Innovazione Lavoro, SL Servizi Lavoro Società consortile, Fondazione Solidarietà Caritas, con lo scopo di agire sui sistemi territoriali di inclusione lavorativa dei cittadini di Paesi terzi.

 

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